Un progetto di ristrutturazione che prende vita all’interno di un edificio storico di grande valore per la città, intrecciando memoria e innovazione. Un intervento che ha coinvolto profondamente lo studio, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano e concettuale, trasformandosi in un percorso di crescita e riflessione condivisa.
Al centro di questa visione, l’idea di raccontare la solidarietà e il sostegno reciproco attraverso uno degli elementi più essenziali e universali per l’essere umano: il cibo. Uno spazio che, a Modena, avrebbe trovato il suo cuore pulsante, diventando un luogo simbolico capace di amplificare il valore e la portata sociale di questa tematica. Più di un intervento architettonico, il progetto esplora il potere del design e la cura degli spazi come strumenti di accoglienza e inclusione.
Un ambiente pensato per favorire l’incontro e il dialogo, stimolando il dibattito sull’importanza di dare una nuova possibilità di rinascita a chi vive situazioni di fragilità e difficoltà. Un esempio concreto di come l’architettura possa trasformarsi in un veicolo di cambiamento sociale, in cui bellezza e funzionalità si intrecciano per generare impatti positivi nella comunità.